"Il diritto alla salute: prospettive filosofiche, etiche, giuridiche e socio-ant
"Il diritto alla salute: prospettive filosofiche, etiche, giuridiche e socio-antropologiche"
Il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II inaugura, in questa giornata di studio, non solo l'inizio delle nuove edizioni dei Master per il Management ed il Coordinamento Sanitario e Socio-Sanitario per l'A.A. 2016/2017, ma anche l'istituzione dell'Osservatorio "Salute, Formazione e Territorio". La tavola rotonda, che vede la presenza di studiosi di grande rilievo, propone un approfondimento intorno al tema del diritto alla salute affrontandolo secondo prospettive filosofiche, bioetiche, giuridiche e socio-antropologiche. Il diritto alla salute, espressione emblematica dei diritti sociali da considerare nella loro inseparabilità da quelli civili e politici e dai <<nuovi diritti>>, è diritto di rango costituzionale, secondo la formulazione dell'art. 32, che nei suoi due commi ha ampie e profonde implicazioni di ordine concettuale ed etico-politico: <<La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana>>. Secondo la definizione formulata nel 1946 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute è uno «stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l'assenza di malattia e di infermità». Tale definizione, profondamente innovativa per il suo rimando alla percezione di sé da parte della soggettività e aperta al futuro, mette l'umanità di fronte a un concetto di salute non definibile univocamente e quindi mai assoluto. Proprio in quanto onnicomprensivo, tale concetto è fortemente dipendente dagli elementi multifattoriali che lo caratterizzano: capacità del soggetto di perseguirlo, progettualità nelle scelte di vita, capacità/possibilità di fruizione dei beni sanitari, risorse ed esperienze personali. In quanto diritto sociale del cittadino a fruire di una serie di interventi a difesa del suo bene-salute, lo Stato ha l'obbligo di predisporre, tramite un'organizzazione sanitaria idonea, le prestazioni positive per realizzarne il godimento effettivo e globale. L'intervento sociale si colloca in funzione della persona e della sua sfera autodeterminativa e non viceversa. Le stesse riforme sanitarie realizzate hanno come principi ispiratori tra l'altro l'universalità dei destinatari, l'uguaglianza di trattamento, il rispetto della libertà e della dignità della persona, la volontarietà dei trattamenti sanitari. Muovendo da uno sfondo culturale così complesso, è necessario reinterrogarsi sul diritto alla salute perché, malgrado la ricchezza di fonti giuridiche che lo configurano come diritto intangibile, esso può di fatto essere limitato da interessi economici, dalla privatizzazione di servizi e prestazioni che inevitabilmente producono disparità tra gli individui.
Programma
Ore 9.30 - Registrazione dei Partecipanti
Ore 10.00 - Saluti Istituzionali
Enrica Amaturo, Direttore Dipartimento di Scienze Sociali – Università degli Studi di Napoli Federico II
Ore 10.15 - Tavola rotonda "Il diritto alla salute: prospettive filosofiche, etiche, giuridiche e socio-antropologiche"
Modera: Gianfranca Ranisio, Coordinatrice Master socio-sanitari del Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università di Napoli Federico II
Interventi alla tavola rotonda:
Aldo Masullo, Professore Emerito di Filosofia Morale Università degli Studi di Napoli Federico II
Emilia D'Antuono, Professore Ordinario di Filosofia Morale Università degli Studi di Napoli Federico II
Claudio Buccelli, Direttore del Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica (C.I.R.B.) di Napoli
Lorenzo Chieffi, Direttore Dipartimento di Giurisprudenza Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Ore 13,00 - Conclusioni